Analisi Mercato del Risone #39/2020

Un proverbio piemontese cita “Var pu’ in testimoni d’vista, che sent d’ sentia”, ovvero “vale più un testimone oculare che cento per sentito dire”. Il mercato, sinora, si è nutrito di sentito dire. Poca merce a disposizione e oggi, dopo le grandinate della settimana scorsa e il forte vento del fine settimana, si presenta un raccolto tutto da decifrare. Lo era già prima ma i “cento per sentito dire” distraevano. Ora la trebbiatrice corre e l’essicatoio scarica in poche ore. Occorre ancor più cautela. Il mercato, quest’anno, inizierà a essicatoi spenti e magazzini chiusi. Per concludere, prendiamo in prestito un concetto eloquente espresso dal presidente della Repubblica Mattarella pochi giorni fa e lo facciamo nostro. “Siamo attenti alle esigenze degli attori della filiera ma, abbiamo a cuore soprattutto la serietà”.

Analisi Mercato del Risone – Settimana #38/2020

L’estate torrida ha lasciato qualche strascico. Il clima che si respira dietro i cassoni delle trebbiatrici ci consiglia cautela. Il clima che si respira in Borsa Merci ancor di più. Sarà anche colpa delle nuove generazioni di mediatori, sarà colpa di internet, ma di campioni in Borsa se ne vedono pochi e le primizie latitano. C’è clima e clima. I prezzi che vengono accordati riguardano principalmente le partite soggette a ritiri urgenti. Intanto le riserie attendono le partite acquistate in campo per programmare al meglio i ritiri. Dinamiche di mercato che vengono ritoccate anche per i postumi da lockdown. Stenta a ripartire la ristorazione e non si sa come ripartiranno le mense. Con questo clima le contrattazioni potrebbero essere tutte nominali anzi, personalizzate. Infatti i listini ufficiali non quotano. Ha un’importanza relativa se, oggi, il gruppo Arborio e il lungo B sono richiesti. Il mercato vero lo vedremo solo a raccolto ultimato.

Analisi Mercato del Risone – Settimana #37/2020

La prudenza è d’obbligo. Ma le analisi qualitative sui primi campioni lasciano intendere che non sarà una campagna tutta rose e fiori. Perlomeno sul profilo qualitativo. Il caldo eccessivo di agosto e quello anomalo di questi giorni ha contribuito a produrre qualche effetto negativo sulla coltivazione. Il termometro della dimensione lo avremo tra una decina di giorni. Sul mercato le contrattazioni procedono con un lento avvicinamento ai prezzi concordati per i contratti in campo per le varietà del gruppo tondo e i lungo B. Per le varietà da interno la poca disponibilità di prodotto non permette di avere un quadro preciso della situazione. I trasferimenti progressivi riflettono la reale situazione. Scorte esaurite e poca merce pronta per il ritiro, mentre l’industria lamenta uno scarso interesse da parte della GDO.

Analisi Mercato del Risone – Settimana #36/2020

Si parte. In leggero anticipo rispetto alla media delle ultime annate, ma bisognerà attendere la prossima settimana per avere riferimenti sia di produzione che di qualità. La prudenza è d’obbligo e le voci che circolano hanno bisogno di solide certezze. In Borsa Merci di Vercelli si sono stipulati contratti su tondi generici e lunghi B precoci seppur per quantitativi limitati. A condizionare i prezzi in questo momento, più che gli effetti post Covid, sono le previsioni di disponibilità futura legate alla maggiore o minore superficie coltivata. A proposito di superficie. Le nuove tecnologie di selezione varietale hanno modificato la tempistica della programmazione delle semine. Se fino ad un decennio fa si attendeva gennaio per individuare le varietà da seminare, valutando anche l’andamento dei prezzi di mercato, oggi le aziende agricole devono individuare le varietà già a novembre con mercati difficilmente valutabili.