Prima puntata di Num3r1 Pr1m1 del 2022. Report sulle intenzioni di semina raccolte e pubblicate a inizio febbraio dall’Ente nazionale risi. Seconda parte dedicata a BALDO, ROMA, ARBORIO E CARNAROLI. Ricordiamo che al sondaggio hanno partecipato 1.069 produttori, che rappresentano il 29% della superficie totale.
Prima puntata di Num3r1 Pr1m1 del 2022. Report sulle intenzioni di semina raccolte e pubblicate a inizio febbraio dall’Ente nazionale risi. Prima parte dedicata a Tondi, Lunghi A tipo RIBE e INDICA. Ricordiamo che al sondaggio hanno partecipato 1.069 produttori, che rappresentano il 29% della superficie totale.
Di seguito il link per consultare il pdf con tutte le slides mostratevi in questa puntata. Potete anche scaricare il documento cliccando sul pulsante Download.
Mercati ancora agitati e contrastati. I prezzi dei lunghi A tipo Ribe crescono del 16% in 15 giorni. Aumenti anche per Arborio e Carnaroli. Per contro, sempre nel gruppo lungo A, Baldo, Roma e S.Andrea mantengono le quotazioni invariate da settimane. Escludendo il Selenio, per le varietà del gruppo tondo è stata una settimana con poche contrattazioni dovute alla scarsa domanda. Latita la domanda anche per gli indica ma, per ora, i produttori restano in attesa. Mercato a due velocità che, con circa 100.000 tonnellate di risone trasferito in più rispetto al 2021, subirà le conseguenze di una situazione internazionale difficile e dalle conseguenze imprevedibili.
Non accenna a placarsi la tensione in borsa. Dopo la ripartenza dei lunghi A tipo Ribe della scorsa settimana, Selenio e Carnaroli si disputano il primato per il maggior rialzo della settimana. Quasi appaiati a 800 euro/ton ivato, escluso l’irragiungibile Vialone, il prezzo raggiunto in queste settimane per il Selenio è un record assoluto negli ultimi 20 anni (il precedente massimo di prezzo pari a 550 euro/ton ivato era stato raggiuno nel maggio 2019 e a marzo 2009). Discorso diverso per il Carnaroli che raggiunge valori registrati prima della primavera 2016 (per intenderci 6 stagioni fa). A raffreddare la situazione sono Barone, Cammeo e indica che, nonostante i prezzi inferiori alle altre varietà, registrano scarse contrattazioni.
Appuntamento con RiceWeek Live di febbraio. A distanza di un anno le condizioni di mercato del risone italiano sono ribaltate. A gennaio 2021 i tondi toccavano il loro minimo con pochi segnali di ripresa. Nel mese appena passato le contrattazioni riprendono vigore sia nei prezzi che per i quantitativi scambiati. Aumenti sostanziosi per le varietà del gruppo tondo. Selenio guida i rialzi con un +12% da inizio mese e, come ormai per tutte le varietà del gruppo, doppia le quotazioni di gennaio 2021
Approfondimento: di seguito mettiamo a vostra disposizione in formato pdf le slides mostrate nel video, da consultare o scaricare.
La settimana che si conclude possiamo assegnarla al Lungo A. In genere. Partito in sordina, il mercato dei lunghi A tipo Ribe vede l’industria sempre più attiva su Luna, Ronaldo e varietà affini. Il prezzo, come succede spesso in questa campagna, aumenta del 10% per le varietà tipo Ribe. Stabili i tondi (sempre richiesti) e i lunghi B (per gli indica la domanda scarseggia). Medio cristallino (Lido e Crono) richiesto ma l’offerta è quasi esaurita. In questo caso si potrebbe già parlare di quotazione nominale. Passando ai trasferimenti le varietà con il maggior trasferimento sono il Lido con il 76,77% e il Selenio con il 70,91%, mentre le varietà con meno ritiri sono le “Varie Lungo A” con il 39,81%, il S.Andrea con il 43,15% e il Baldo con il 43,93%.
Rebus semine. A fine mercato di Mortara arriva il sondaggio delle semine riso per il 2022. Con i prezzi dei tondi ancora in tensione e la crescente domanda si pensava ad un forte aumento della superficie coltivata a tondo. L’aumento c’è stato ma non così eclatante. Aumento più consistente (ma prevedibile) per il gruppo indica. Si riducono (incautamente?) le superfici per i lunghi A cristallini ( Loto e similari – 11%, Baldo e similari -50%). Rincresce vedere nella statistica una accozzaglia di risoni e tipologie che meriterebbero una analisi più articolata. Unificare “varie medio” con Padano (esiste ancora?), Lido, varie lungo A (è quasi tutto Gloria…) non aiuta a capire le scelte di semina. Lo speudo-gruppo segna un -24%. Sappiamo della diminuzione del Gloria, ma non si capisce cosa succede al Lido. Le uniche certezze sono due. La diminuzione totale della superficie e le “schede bianche”, ovvero l’alta percentuale di superficie che ancora aspetta la varietà prescelta per la semina.
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