Analisi Mercato del Risone #26/2023

Panico nel primo pomeriggio quando, nel sito della Camera di Commercio di Pavia, è stato pubblicato il listino di Mortara che rilevava forti aumenti sui tondi (??). Situazione rientrata dopo le 14.00 quando è stato pubblicato il listino “aggiornato”. Per il Sole non è stata una buona mattinata con ulteriori ribassi nonostante la “Bolla” della Coldiretti. Ricordiamo al funzionario della Coldiretti che la decisione di quotare le “intenzioni” era già stata presa più di un anno fa e ne parlammo ad aprile 2022 quando la “speculazione” era rialzista. Nel ribadire la nostra contrarietà nel quotare le intenzioni facciamo altresì presente che, “le poche e sparute contrattazioni”, per regolamento della Borsa Merci di Vercelli, valgono ai fini della quotazione per il misero quantitativo di 10 tonnellate. Probabilmente 60 anni fa, quando era stato redatto il regolamento, 10 tonnellate potevano avere un senso, oggi concordiamo che il quantitativo di riferimento è insignificante. Ma il regolamento è quello.

RiceWeek Live – 42a puntata

Appuntamento con RiceWeek Live di giugno. Primavera caratterizzata da forti ribassi su quasi tutte le tipologie di risone. Il superamento provvisorio della crisi idrica e la buona riuscita delle pratiche in fase di semina da una parte e la forte contrazione dei consumi dall’altra hanno condizionato l’andamento del mercato in questi ultimi mesi.

Approfondimento: di seguito mettiamo a vostra disposizione in formato pdf le slides mostrate nel video, da consultare o scaricare.

Analisi Mercato del Risone #25/2023

Per non restare nel “Giorno della marmotta” abbiamo analizzato alcuni dati per dare una lettura diversa alla situazione attuale. Confrontando le ultime denunce D5 (ovvero la situazione delle rimanenze denunciate da Riserie, Pilerie e commercianti di risone) con quelle della passata stagione troviamo che la rimanenza di risone greggio stoccato presso l’industria è inferiore alla scorsa campagna di 90.434 tonnellate mentre per il riso lavorato e il semigreggio la differenza è minima. Con le scorte più basse rispetto allo stesso periodo e i prezzi più bassi ci si aspetterebbe una più intensa attività dei compratori. In realtà è tutto molto statico. Sicuramente una delle cause è il crollo dei consumi dovuto al forte incremento dei prezzi al consumo. Nei giorni scorsi, infatti, l’Assoutenti ha presentato il paniere dei beni di prima necessità che, da un sondaggio effettuato, i consumatori vorrebbero trovare a prezzi ribassati. Il riso è al 6° posto con il 65% dei voti.

Analisi Mercato del Risone #24/2023

Se chiedete quanto risone è stato venduto questa settimana nessuno saprà dirvi un numero, neanche ipotetico. Qualche partita di indica, un po’ di tondo, forse. Ma la maggior parte vi risponderà che i compratori, più che altro, stanno alla finestra. Per vari motivi e tutti motivati. Ma allora perchè, se non ci sono contrattazioni, si muovono i listini (in questo caso al ribasso). Per lo stesso motivo per cui la scorsa stagione, in presenza di una forte domanda, la scarsa offerta faceva salire i listini sulle “intenzioni”. Lo avevamo già segnalato ad aprile 2022 il rischio che, i prezzi, “desunti da semplici informazioni o formati in via presuntiva a seconda della tendenza del mercato…”, potevano innescare un circolo vizioso difficile da decifrare e controllare. La spirale inflazionistica ha condizionato anche questo ambiente ma forse, come in altre borse, bisognava predisporre un sistema di regolamentazione.

Analisi Mercato del Risone #23/2023

Probabilmente per rinfrancarci con la risicoltura italiana, questa settimana invece di frequentare le Borse Merci, potevamo trasferirci tutti a Isola della Scala. Stamattina, venerdì 9 giugno si sono svolti gli Stati Generali del consumo del riso in Italia (potete vederlo sul canale Youtube a questo indirizzo https://www.youtube.com/live/Mssw-t0F41c?feature=share). Per farvi una velocissima sintesi vi riporto la risposta a 2 quesiti del sondaggio. La prima domanda chiedeva quanto è importante la presenza del marchio Made in Italy e la risposta è stata: determinante per il 70%. La seconda domanda chiedeva quali sono gli aspetti incentivanti per un maggior consumo di riso e la risposta è stata: 52,5% suggerimenti per nuove/originali ricette, 37,5% conoscenza delle varietà e dei tipi meno noti ma dal gusto interessante. Al quarto posto con il 27% prezzi minori. Facciamoci qualche domanda.

Analisi Mercato del Risone #22/2023

“Downing Street intende chiedere ai rivenditori di accettare limiti di prezzo su alcuni prodotti di base come pane e latte per abbassare i prezzi dei prodotti alimentari e contrastare l’inflazione”. Le grandi catene d’oltremanica: Tesco, Sainsbury’s, Morrisons e Waitrose, hanno accusato il primo ministro britannico Rishi Sunak di “ricreare i controlli sui prezzi stile anni ’70”. La misura interferirebbe troppo con i mercati e potrebbe portare a carenze poiché i fornitori potrebbero vendere i loro prodotti altrove.
Ora immaginate su chi, questi colossi commerciali, riverseranno i costi di una eventuale limitazione dei prezzi. O dove andranno a cercare prodotti alimentari a basso costo per soddisfare le richieste governative. Qualcuno non vuole ammertelo. Non ci consideriamo in guerra perchè i nostri soldati non stanno combattendo, ma in economia di guerra ci siamo dentro fino al collo.